Il Porto

Via Giacomo Matteotti Nago-Torbole Nago-torbole

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IT

Il porto attuale risale molto probabilmente al 1439, in seguito alla conquista di Nago e Torbole attuata dalla repubblica di Venezia l'anno precedente. Erano anni in cui questa era in guerra con i Visconti di Milano. Per portare aiuto a Brescia, assediata dai Milanesi, Venezia, visto che questi ultimi, padroni dei castelli di Peschiera e di Desenzano. controllavano la via di terra, escogitò un piano per aggirare l'ostacolo: portare sul lago, attraverso i suoi territori, una flotta fino a Torbole, attaccare di sorpresa Desenzano, tagliare la strada a quelli di Peschiera e raggiungere poi Brescia.

Nel gennaio 1439, quindi, una flotta di 33 imbarcazioni, comprendente 8, tra galere e fregate, e 25 altre imbarcazioni più modeste adibite al trasporto di quanto serviva per il buon fine della spedizione, imboccò la foce dell'Adige e risali il fiume fino a Mori. Al seguito della flotta vi erano centinaia di schiavi (i rematori), di operai ed artigiani addetti alla sistemazione delle strade. Da Mori fino a Torbole la flottiglia, trascinata su tronchi d'albero dalla forza degli schiavi, di volontari' locali e di 2000 buoi, avanzò sul tavolato in legno che fungeva da strada. Il tratto più critico fu senz'altro quello compreso tra il Passo San Giovanni e Torbole. La ripida discesa, tuttavia, fu superata grazie agli argani assicurati agli olivi e, come si racconta, anche all'ora, vento da sud, che, issate le vele, frenava la corsa verso il basso. Nel frattempo, doveva essere stato realizzata sul lago una struttura portuale in grado di offrire un riparo alle imbarcazioni maggiori e uno spazio alle attività del porto. A Torbole esisteva un porto, documentato fin dal 1192, anno in cui la comunità di Nago e Torbole ottenne dal principe-vescovo di Trento, feudatario dipendente direttamente dall'imperatore, il diritto "di pesare e misurare tutto ciò che transita per il porto di Torbole stabilendo il prezzo loro dovuto per questo lavoro". Si trattava, però, di un porto assai modesto che occupava lo spazio in cui ora si trovano i Giardini (piazza degli Alpini).

Molto probabilmente, quindi, con l'arrivo dei Veneziani, questo porto fu ingrandito verso

occidente dove i bassi fondali bagnati dalle torbide acque. (aquae turbulae, ossia le

"acque TÓRBOLE', da cui viene il nome del paese) del delta del Sarca permettevano di ricavare agevolmente, magari anche con opportuni lavori di palificazione come s'era fatto a Venezia, gli spazi necessari per gli alloggi e il cantiere.

Dopo la partenza dei veneziani (1509), l'attività portuale perse in parte la sua importanza.

Solo nella seconda metà del Settecento, all'epoca di Maria Teresa, il porto di Torbole, unico porto dell'Impero sul Garda (Riva era porto del principato vescovile di Trento) conobbe un periodo fiorente che durò fino alla metà dell'Ottocento quando dovette fare i conti con la ferrovia Verona-Bolzano, inaugurata nel 1859. Le merci dalla pianura padana iniziarono, infatti, a prendere la veloce via ferrata abbandonando i lenti trasporti lacustri. Il colpo definitivo all'economia torbolana venne dalla costruzione della ferrovia Mori-Arco-Riva (1891) che non toccava Torbole. Nel porto sparirono progressivamente i barconi che lasciarono il posto alle barche dei pescatori e per lo svago dei turisti che cominciavano ad affluire sulle coste del lago sempre più numerosi. L'isolamento fini nel 1929 con la costruzione della Gardesana Orientale, che, però, abbandonato il progetto per farla passare a monte del paese, ha devastato irreparabilmente il porto e le spiagge.

Con la creazione, il 10 settembre 1943, dell'Operationszone Alpenvorland (Zona Operativa

Prealpina) il Trentino, e quindi anche Torbole, fu governato fino alla fine dell'aprile 1945, da un Commissario Supremo tedesco direttamente dipendente da Hitler. Negli ultimi mesi di guerra il porto ospitò un minisommergibile italiano gestito dalla marina militare tedesca – un comando della quale era alloggiato presso l'hotel Benaco -, al fine di studiare, ed eventualmente realizzare, la posa in opera di una fila di mine subacquee tra Limone e Navene. Il natante fu affondato prima che gli americani della Decina Divisione da Montagna arrivassero, il 30 aprile 1945, a Torbole. Nello stesso giorno, non essendo la Gardesana percorribile perché era stato fatta saltare i rifornimenti e il cambio per i combattenti furono garantiti dagli automezzi anfibi DUKW.

 

EN

The current harbour might date back to 1439, i.e.one year after the Republic of Venice had

conquered Nago and Torbole. In those years, the Republic of Venice was fighting against the Visconti family from Milan. Venice supported Brescia, besieged by the Milanese troops. The Milanese faction owned the castles of Peschiera and Desenzano and therefore controlled the lands around them. Venice planned a way to bypass this hindrance and attack the enemy. It brought one of its fleets to Torbole, then passed on its own territory, carried out a blitz against Desenzano, cut off Peschiera troops and finally reached Brescia. In January 1439, a fleet of 33 ships entered river Adige mouth and sailed back up until Mori. Eight of the ships were galleys and frigates whereas the remaining twenty-five were more modest and transported the necessary goods for the expedition. The people serving the fleet were hundreds of slaves employed as oarsmen together with workers and artisans working for the road management. From Mori to Torbole the fleet was carried on tree trunks thanks to the slaves', local "volunteers" and 2000 oxen's efforts. The fleet advanced on the wooden shelf acting as a road. Surely, the most challenging stretch was that from Passo San Giovanni to Torbole. However, the steep slope was successfully tackled thanks to the winches fixed to the olive trees and the wind Öra

coming from the south. The latter slowed down the downward motion when blowing against the lifted sails.

At the same time, a harbour needed to be built on the lake in order to shelter the main ships an- offer some space to the harbour activities. A harbour did exist in Torbole, whose evidence dates from 1192. In that year the community of Nago and Torbole obtained the right to "think and measure anything passing through Torbole harbour and set the price for this work". This right was issued by the prince-bishop of Trento, who was a feudatory appointed by the Emperor. Yet the harbour was rather small, that is as big as the current Gardens in Piazza degli Alpini. Therefore, when the Venetians arrived here, this harbour was possibly enlarged westwards on the lake bottom, which received murky waters from Sarca delta. In Latin they are called aquae turbulae and in Italian "acque TORBOLE", from which the name of the village derives. Thanks to these waters, the required areas for billets and the building site were easily obtained, possibly by planning them in the same way as in Venice. After the Venetians had departed in 1509, the harbour activity lost partially its importance. Only in the second half of the 1700s, during Maria Theresa's reign, Torbole harbour was the sole Imperial harbour on Lake Garda, being Riva the harbour of Trento bishop-principality. It experienced a thriving time, which lasted until the half of 1800s when having to compete with Verona-Bolzano railway launched in 1859. Goods from the Po Valley preferred progressively the fast railway, thus discarding the slower lake transport. The final blow for Torbole economy was the construction of Mori-Arco-Riva railway in 1891, which did not reach Torbole. On the harbour, big ships progressively fell away and were replaced by fishermen's boats and tourists, who became gradually numerous on the lake shores. Isolation ceased in 1929 thanks to the construction of Gardesana Orientale road, which however destroyed harbour and shores, once the plan of building it over the village had been abandoned. By establishing the Operationszone Alpenvorland (Pre-Alpine operational area), Trentino-thus Torbole in its turn- were governed by a German supreme commissioner appointed by Hitler from 10 September 1943 until the end of April 1945. During the last months of war, the harbour sheltered an Italian mini submarine managed by the German navy -a command of which lodged at Benaco Hotel- in order to study and possibly realise the implementation of an underwater mine line between Limone and Navene. The watercraft was sunk before the Americans of the Tenth Mountain Division arrived in Torbole on 30 April 1945. On the same day, Gardesana road was not available because it had been blown up. Consequently, DUKW

amphibious vehicles guaranteed the provisions for the soldiers

 

DE

Der heutige Hafen wurde mit hoher Wahrscheinlichkeit 1439 errichtet, nachdem 1438 die

Republik Venedig die Gemeinschaften von Nago und Torbole eroberte. Die Republik Venedig befand sich zu dieser Zeit im Krieg gegen die Vicomtes von Mailand. Um die Stadt Brescia zu unterstützen, die von den Mailändern belagert war, dachte Venedig an einen strategischen Plan zu Wasser, da die Mailänder, Besitzer der Schlösser von Peschiera und Desenzano, die Landwege unter Kontrolle hatten. Venedig hätte eine Flotte bis Torbole geführt, die Stadt Desenzano überraschend angegriffen und durch Peschiera wäre es nach Brescia gelangt. So kam im Januar 1439 eine Flotte mit 33 Booten (8 davon waren Galeeren und Fregatten, 25 bescheidenere Booten, die als Transportmittel dienten) zur Mündung des Flusses Etsch an und ging bis Mori hinauf. Zusammen mit der Flotte gab es auch Hunderte von Sklaven (Ruderer), Arbeitern und Handwerkern, die für die Straßen verantwortlich waren. Von Mori bis Torbole kam die von Sklaven, Ortsansässigen und 2000 Ochsen geleitete Flotte auf einem Holzboden voran. Die schwierigste Strecke war sicherlich die zwischen Passo San Giovanni und Torbole. Der steile Abstieg konnte trotzdem dank der den Olivenbäumen befestigten Winde zusammen mit dem Wind aus dem Süden „Ora", der den Lauf abwärts bremste, überwunden werden. In der Zwischenzeit wurde sehr wahrscheinlich ein Hafen am See gebaut, der als Schutzeinrichtung für die meisten Booten und als Raum für verschiedene Tätigkeiten diente. In Torbole gab es nämlich einen Hafen, dessen Existenz bereits ab 1192 berichtet wurde, als die Gemeinschaft von Nago und Torbole das Recht auf das Wiegen und Messen von alles, was durch den Hafen von Torbole befuhr, bekam. Dieses Recht wurde vom Fürstbischof von Trient gewährleistet, der ein dem Kaiser untergeordneter Feudalherr war. Es handelte sich dabei um einen sehr bescheidenen Hafen, welcher den heutigen Raum besetzt, wo sich die Gärten befinden (piazza degli Alpini).

Mit hoher Wahrscheinlichkeit wurde der Hafen von den Venezianern nach Westen rweitert,

wo die niedrige Wassertiefe, die von den trüben Gewässern (acquae turbulae, d.h. „acque

TORBOLE" trübe Gewässer, aus der der Name des Dorfs stammt) des Deltas des Flusses

Sarca benetzt war, den Aufbau von Unterkünften und Baustellen - auch dank Pfählen – leicht ermöglichte.

Nachdem die Venezianer 1509 das Gebiet verließen, verlor die Hafentätigkeit zum Teil an

Bedeutung. Erst ab der zweiten Hälfte des XVIII. Jahrhunderts, als Maria Theresia an der

Macht war, erlebte der Hafen von Torbole eine Blütezeit, die etwa ein Jahrhundert  auerte, bis die Eisenbahn Verona-Bozen 1859 eröffnet wurde. Man darf nicht vergessen, dass der Hafen von Torbole der einzige Hafen des Reichs am Gardasee war; Riva war nämlich der Hafen des Fürstbistums von Trient. Die Güter wurden schneller dank der Eisenbahn von der Poebene geliefert und die Wichtigkeit des Sees nahm ständig ab. Als 1891 die Eisenbahn Mori-Arco-Riva gebaut wurde, die Torbole nicht erreichte, bekam die Wirtschaft von Torbole einen harten Schlag. Am Hafen verschwanden fortlaufend die Lastkähne, welche von den Booten der Fischer und der Touristen ersetzt wurden und die zunehmend an den See zusammenströmten. Als 1929 die Staatsstraße Gardesana Orientale gebaut wurde, kam die Isolierung von Torbole zu Ende. Dies führte aber zur Zerstörung des Hafens und der Strände, da der Plan aufgegeben wurde, nach dem die Straße ursprünglich flussaufwärts gebaut werden sollte. Als am 10. September 1943 die Operationszone Alpenvorland entstand, wurden Torbole und das ganze Trentino bis Ende April 1945 von einem Obersten Kommissar regiert, der Hitler untergeordnet war. In den letzten Monaten der Kriegszeit gab es am Hafen ein italienisches Kleinst-U-Boot, das von der deutschen Kriegsmarine verwaltet war und sich beim Hotel Benaco befand. Dies hatte als Ziel die Installation von Seeminen zwischen Limone und Navene. Das Kleinst-U-Boot wurde versenkt, bevor die amerikanische 10th Mountain Division am 30. April 1945 nach Torbole gelangte. Da die Staatsstraße Gardesana von den Bomben zerstört wurde,

wurde der Nachschub für die Soldaten von DUKW-Amphibienfahrzeugen garantiert.

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